Domus Innovation 2018 è un inserto speciale di Domus nato dalla collaborazione tra Harvard Graduate School of Design (Allen Sayegh, Stefano Andreani) e Domus (Walter Mariotti), tra i progetti presentati anche REAL CITIES | Bergamo 2035.
Questo numero speciale rappresenta un tentativo di condensare la tecnologia, il design e l’esperienza umana in un’unica entità e di proporre l’innovazione come fusione di questi paradigmi.
Redatto congiuntamente dal Responsive Environments and Artifacts Lab della Harvard Graduate School of Design e da Domus, il numero riporta alle basi fondamentali della percezione del design, della materialità, dell’interazione, della conoscenza artigianale e dell’adattamento.
Affrontando l’innovazione dalla scala globale fino al piano micro cosmico nel suo rapportarsi con l’esperienza umana, esploriamo il ruolo dinamico e l’impatto degli ibridi della progettazione nel promuovere migliori relazioni tra gli esseri umani e gli ambienti in cui vivono.
Al centro di questa pubblicazione c’è un’indagine sui mille modi in cui il rapido progredire dell’innovazione influenza la maniera in cui percepiamo, rispondiamo e ci adattiamo al nostro ambiente.
E su come queste trasformazioni esperienziali a loro volta influenzino lo sviluppo spaziale, materiale e persino culturale del nostro ambiente, innescando una sorta di processo di feedback circolare che è un catalizzatore fondamentale dell’innovazione.
Proponiamo prospettive alternative sull’innovazione guidata dal progetto nell’intersezione tra ricerca avanzata e pratiche all’avanguardia che sappiano generare cambiamenti positivi nel nostro mondo, presente e futuro, e nel modo in cui ci vivremo.
Autori: Antoine Picon (Harvard GSD), Sanford Kwinter (Pratt Institute), Martin Bechthold (Harvard GSD), Joanna Aizenberg (Harvard SEAS), Paola Antonelli (MoMA NYC), Sawako Kaijima (Harvard GSD), Aric Chen (M+ Hong King), Jodi Goldstein (Harvard i-Labs).
Progetti di: REAL Lab (Harvard GSD), MaPS Group (Harvard GSD), Wyss Institute, INVIVIA, Harvard Innovation Labs, MIT Media Lab.