OBIETTIVO
Il progetto Bergamo Mobile ha il duplice obiettivo di analizzare gli strumenti di programmazione/gestione smart della mobilità e di comprendere le esigenze degli abitanti tramite l’applicazione di tecniche partecipative. La ricerca è stata articolata in due ambiti integrati e di reciproca contaminazione:
– Smart Mobility Planning: finalizzato ad analizzare ed individuare strumenti pianificatori intelligenti per la mobilità, a partire da casi di studio virtuosi a scala internazionale, per fornire una visione del contesto urbano bergamasco evidenziando le connessioni transcalari tra sistema urbano ed extra-urbano;
– Spatial Capital/Governance: volto ad individuare il capitale spaziale, inteso quale insieme di competenze ed esperienze che l’individuo – abitante o city user – possiede rispetto ai luoghi in cui si muove e che può essere recuperato e valorizzato come patrimonio nella governance territoriale, attraverso processi e sistemi cartografici partecipativi.
DESCRIZIONE AREA DI INDAGINE
Nell’ambito del progetto Bergamo 2.(035), la ricerca è stata impostata assumendo un approccio teorico-metodologico ancorato al concetto di mondializzazione e fortemente incentrato sul rapporto tra capitale spaziale e governance territoriale.
Tali concetti chiave aiutano a prospettare una nuova definizione di mobilità non solamente legata al movimento nello spazio di individui, beni materiali e immateriali, ma fortemente legata all’accessibilità, quale insieme delle possibilità offerte agli individui, nonché ai beni, per lo spostamento.
Fondando la pianificazione sui bisogni dei cittadini rispetto all’accessibilità di luoghi e servizi, si possono individuare nuove soluzioni di mobilità, così come alternative allo spostamento stesso e all’incremento di infrastrutture di trasporto a esso correlate.
Si abbandona così l’approccio smart fondato esclusivamente sull’ampliamento, l’implementazione e la diffusione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) e si riflette sull’intelligenza dell’urbano proponendo analisi e prospettive progettuali volte a coinvolgere i diversi attori territoriali (istituzionali, associativi, privati, …) in tutte le fasi della ricerca, che è stata condotta attraverso:
• analisi degli strumenti di pianificazione e del contesto locale;
• confronto con esperienze internazionali di città di medie dimensioni,
comparabili con il contesto bergamasco;
• attività di ricerca-azione partecipata: interviste, focus group e
questionario online;
• Tavolo della Mobilità Bg 2.(035)
• realizzazione di strumenti cartografici (Mobility Mapping).
RISULTATI E PROPOSTE
Alla luce del confronto realizzato dal Tavolo della Mobilità Bg 2.(035) sono emerse alcune proposte, volte ad affrontare le principali criticità della mobilità a Bergamo, che possono essere sintetizzate in tre ambiti:
• istituzionale: la scarsa incisività delle scelte politiche e gestionali;
• comunicativo/progettuale: l’insostenibilità delle scelte di mobilità tradizionali e quindi la necessità di un “cambio di mentalità”.
• infrastrutturale: la frammentazione dei percorsi ciclo-pedonali, la congestione e la scarsa intermodalità;
Il gruppo di ricerca, consapevole dell’impossibilità di fornire una risposta univoca e definitiva per la mobilità sostenibile ma con la volontà di tradurre in azioni concrete la riflessione, ha proposto quindi di affrontare tali criticità attraverso le seguenti linee di intervento, tenendo conto delle iniziative che i vari stakeholders hanno avanzato negli ultimi anni e facendo tesoro del loro capitale spaziale:
• Ambito istituzionale: adesione alla conferenza locale del TPL e alla rete Civitas – Civinet, per rendere permanente, ampliare ad altri attori e istituzionalizzare il ruolo Tavolo della Mobilità per proseguire con il ragionamento sulla mobilità a più scale, con un confronto sia locale/regionale che europeo.
• Ambito comunicativo/progettuale: dispositivi smart per l’infomobilità map-based, proseguendo con la raccolta e la condivisione dei dati tramite il consolidamento dei processi partecipativi; realizzando una rete di sensori, fissi e mobili, per il monitoraggio della mobilità e dell’accessibilità dei servizi; sviluppando il Mobility Mapping quale piattaforma map-based di open data per la diffusione e la raccolta di informazioni real-time, così come per l’approfondimento del punto di vista degli attori locali.
• Ambito infrastrutturale: progetti pilota di mobilità sostenibile, per ricucire le fratture urbane e aumentare gli spazi di socialità partendo dalla centralità dei quartieri, per promuovere alternative all’automobile privata attraverso incentivi all’utilizzo di tecnologie pulite e alla condivisione dei mezzi di trasporto (car sharing di quartiere) e infine adottando iniziative di respiro europeo che contribuiscano a porre la città nel contesto nazionale e internazionale come un modello per altre città di dimensioni simili.
TEAM DI RICERCA
Fulvio Adobati (Professore Aggregato UNIBG)
Federica Burini (Professore Aggregato UNIBG)
Alessandra Ghisalberti (Professore a contratto UNIBG)
Margherita Cisani (Collaboratrice alla ricerca UNIBG)